Savoca è uno dei tanti villaggi idillici collinari ai piedi dei monti Peloritani, tra Taormina e Messina. Un tempo era uno degli insediamenti più importanti della costa orientale della Sicilia, ma nel corso dei secoli si è sgretolato pittorescamente  rendendolo perfetto come sostituto del paese di Corleone, decisamente meno fotogenico rispetto a Savoca ,ne Il Padrino. Michael Corleone si è sposato con Apollonia nella chiesa di Santa Lucia; la festa di nozze fu celebrata poi al Bar Vitelli, che ancora usufruisce di una macchina da granita risalente agli anni ’30, e rimane ancora oggi un luogo di pellegrinaggio per gli appassionati di cinema.

Palermo si trova sulla costa nord-occidentale della Sicilia e come sito del Patrimonio mondiale comprende una serie di strutture religiose e civili, risalenti al Regno dei Normanni  nell’isola che fu caratterizzato da una eccezionale convergenza tra le culture che coesistevano ai tempi in terra sicula, ossia la cultura occidentale,  islamica e bizantina, che dette origine nell’arte e nell’architettura a nuovi concetti di spazio e decorazione.

Questo scambio tra culture generò una combinazione unica di elementi derivanti dalle diverse tecniche, una nuova straordinaria sintassi stilistica che fuse elementi bizantini, musulmani e romani e che contribuì allo sviluppo della cultura in tutta l’area mediterranea. Il sito, inserito per ultimo in ordine cronologico nel 2015 come World Heritage, dunque, è la straordinaria testimonianza della particolare condizione politica e culturale vissuta dalla Sicilia in quel periodo e caratterizzata da una proficua convivenza di genti di diversa provenienza e diversa religione che favorì l’interscambio di valori umani e la fioritura di una vivace fusione culturale.

Siracusa, nella Sicilia sud-orientale, è stata una città di grande importanza nella storia della civiltà mediterranea. Fondata nell’VIII secolo a.C. da coloni greci sulla piccola isola di Ortigia,  fu definita da Cicerone “la più grande e la più bella città greca”. Del sito patrimonio mondiale fa parte anche la necropoli rupestre di Pantalica, che contiene oltre 5000 tombe scavate nella roccia e risalenti al periodo tra il XIII e l’VIII secolo a.C.,  si è ipotizzato che Pantalica appunto fosse uno stato indigeno espressione della civiltà sicula precedente alla colonizzazione greca. Oltre che per gli antichissimi resti archeologici, vale una visita anche per la sua natura incontaminata. Tutta la zona rientra infatti nella riserva naturale Valle dell’Anapo e consente, agli amanti del trekking, lunghe camminate su vari sentieri di diversa difficoltà. É stata introdotta nella lista dei patrimoni mondiali nel 2005.

L’arcipelago delle Eolie è  composto da 7 isole: Lipari, Vulcano, Salina, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea, si trovano a Nord Est della Sicilia e rappresentano una straordinaria testimonianza di nascita ed evoluzione di isole vulcaniche. Nonostante l’attività vulcanica ancora in corso, o anche grazie ad essa, le Eolie sono isole affascinanti, un ambiente naturale ricco di flora e fauna con meravigliose spiagge, calette, grotte, insenature, faraglioni, e con una grande varietà e ricchezza di fondi marini. Le isole sono la meta preferita dei siciliani durante i mesi estivi, i quali possono godere di paesaggi mozzafiato, acque cristalline e vivere in prima persona l’esperienza di un’eruzione vulcanica. Stromboli è l’unica isola dell’arcipelago con un’attività vulcanica permanente e offre di frequente lo spettacolo, estremamente suggestivo di notte, della sciara di fuoco che scende al mare. Le Eolie, che prendono il nome dal dio del vento Eolo in mitologia Greca, vengono inserite nella lista UNESCO nel 2000.

La Villa Romana del Casale a Piazza Armerina, è l’esempio supremo di villa di lusso romana tardo-imperiale simboleggiante l’utilizzo diligente del territorio da parte dei Romani, in quanto centro della grande proprietà sulla quale si basava l’economia rurale dell’Impero d’Occidente.

La Villa del Casale è una delle più lussuose del suo genere, ed è famosa per la ricchezza e la qualità dei suoi mosaici, che vengono riconosciuti come i mosaici romani più belli. Questo tesoro testimonia le abitudini di vita della classe dominante romana e mostra le influenze reciproche tra le culture e gli scambi nel Mediterraneo tra mondo romano e area nordafricana.

Essa infatti non rappresenta solo un ammirevole esempio di architettura Romana, ma va ben oltre: la Villa narra, con le sue molteplici testimonianze, la comprensione della vita e della civiltà romana, grazie alla perfetta conservazione degli ambienti, delle rappresentazioni musive e inimitabili affreschi. La Villa, come la Valle dei Templi, è stata inserita in lista nel 1997.