” I MALAVOGLIA” , 1881 – Giovanni Verga


Giovanni Verga, catanese di nascita, è stato un drammaturgo, scrittore e uno dei più importanti esponenti della corrente letteraria veristica. Il Verismo è caratterizzato da un’attenzione alla vita quotidiana e alle classi sociali, facendo particolare riferimento alla Sicilia, sua terra natia.
Acitrezza, piccolo villaggio di pescatori che giace sulla riviera dei Ciclopi, è stato scelto proprio da Verga come perfetta ambientazione geografica del romanzo. Il mondo di Acitrezza è quindi un mondo rurale,  arcaico, segnato da una mentalità ristretta e chiusa, che si trova però a dover fare i conti con l’irrompere della modernità e del progresso, con tutte le loro contraddizioni, che arrivano a turbare la solida compattezza di quella società tradizionalista e conservatrice. La storia, infatti, è ambientata negli anni immediatamente successivi all’unità d’Italia, e i cambiamenti legati a quel particolare momento storico portano il microcosmo in cui vivono i Malavoglia a implodere. L’adesione al nuovo stato unitario porta infatti nel paese alcuni piccoli elementi di modernità che sono accolti con sospetto e paura dalla comunità e che contribuiranno a distruggerne il tessuto sociale, creando una spaccatura tra chi rifiuta tutto ciò che non appartiene alla tradizione e chi invece si lascia affascinare dalle novità. Quindi, la casa, focolare e rifugio domestico, è un luogo molto importante per i personaggi che, avendo subito gravi perdite familiari, cercano almeno di riavere quella casa così colma di ricordi, la casa del nespolo: è facile comprendere, quindi, i sentimenti di amarezza e dolore di chi è costretto a vendere la propria abitazione per pagare i debiti di un affare sfortunato, come nel caso dei Malavoglia. Il bene della famiglia è il supremo valore.